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29 giugno 2006

La Corte Suprema Usa ha bocciato i tribunali speciali per i prigionieri accusati di terrorismo

"GUANTANAMO, VIOLATA CONVENZIONE DI GINEVRA"

La replica di Bush: "Non metterò in strada degli assassini"

WASHINGTON (Stati Uniti) – La Corte Suprema Statunitense ha bocciato l'istituzione  di tribunali militari speciali per i prigionieri del carcere di Guantanamo, a Cuba, sospettati di essere terroristi internazionali. Questi tribunali furono istituiti dal Presidente Bush all'indomani degli attacchi terroristici alla Torri Gemelle di New York e al Pentagono l'11 settembre 2001.

LA SENTENZA - Secondo la Corte Suprema Usa nell'istituzione da parte dell'amministrazione Bush di una giustizia speciale per i sospetti terroristi internazionali è stata violata la Convenzione di Ginevra sul trattamento dei prigionieri di guerra. Bush sarebbe inoltre andato "al di là della propria autorità nel negare ai detenuti le garanzie previste dal sistema giudiziario americano". La sentenza riguarda però solo i tribunali militari, che dovranno essere ridefiniti, e non la questione più generale della chiusura del carcere, invocata da molti.

IL CASO HAMDAN - La sentenza riguarda il caso particolare di Salim Ahmed Hamdan, uno yemenita detenuto da quattro anni a Guantanamo e accusato di far parte di Al Qaida. Hamdan sarebbe stato l'autista di Osama Bin Laden, ma si è sempre proclamato innocente e chiede che le prove della sua detenzione siano visionate da un tribunale civile. Di fronte alla corte del carcere di Guantanamo i prigionieri non hanno il diritto di essere assistiti da un avvocato, ma da un legale militare nominato d'ufficio.

LA REAZIONE - "Non metterò in pericolo la vita degli americani mettendo in strada degli assassini. Proteggerò gli americani e rispetterò  la sentenza della corte". Ha commentato così la sentenza della Corte Suprema il Presidente degli Stati Uniti George W. Bush, il quale ha aggiunto che i suoi avvocati stanno studiano le opzioni "per andare avanti" e "lavorare con il Congresso" per ottenere il nulla osta parlamentare ai processi dei prigionieri di Guantanamo davanti a tribunali militari.

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Simone Storti

 
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