Giovedì 8 giugno 2006

AL ZARQAWI UCCISO IN UN RAID AEREO USA

BAGDAD (Iraq) - Al ZarqAwi, il leader di Al Qaeda in Iraq, è stato ucciso durante un raid aereo compiuto congiuntamente da forze americane e giordane nel tardo pomeriggio di ieri. La notizia è stata diramata questa mattina dalla tv americana Abc e in seguito confermata dal primo ministro iracheno Nuri al-Maliki e dalla stessa Al Qaeda. Per dimostrare l'avvenuta morte del terroristico giordano, i militari hanno mostrato una foto del suo cadavere, che non appare diverso dalle ultime foto diffuse. E' già stato identificato grazie alle impronte digitali, ma sono in corso anche analisi del Dna, i cui risultati si avranno entro 48 ore, come ha spiegato il generale Bill Caldwell.
Oltre ad Al Zarqawi, nel raid sono morte al tre cinque persone, tra cui il suo consigliere spirituale, Sheikh Abd-al-Rahman, una donna e un bambino. Secondo il generale Caldwell il successore di Al Zarqawi potrebbe essere l'egiziano Abu al Masri. Al Qaeda ha però fatto sapere che sarà lo sheikh Abu Adbul Rahman al Iraqi a prendere il suo posto. Al Qaeda, che ha confermato l'uccisione di Al Zarqawi in un comunicato, ha annunciato che continuerà a combattere, secondo quanto riportato dalla tv di stato egiziana, che ha citato il sito Internet Al Hisbah.  

BIMBA UCCISA A VERCELLI, INIZIATO IL PROCESSO

NOVARA - È cominciato davanti alla Corte d'Assise di Novara il processo che vede imputata Elena Romani, accusata di omicidio preterintenzionale per la morte della figlia Matilda, di 22 mesi, avvenuta nel luglio dello scorso anno a Roasio, nel Vercellese. Fuori dall'aula c'era anche il padre della piccola, Simone Burin: "Mi è sempre stato vicino, ha sempre creduto in me - ha detto la Romani- sono contenta che sia venuto". L'omicidio avvenne a Roasio, nella casa dell'allora fidanzato della donna, Antonio Cangialosi. Secondo l'accusa, Elena Romani avrebbe ucciso la bambina con un calcio alla schiena in un momento di rabbia. La Romani si è sempre proclamata innocente. Dopo l'omicidio i due fidanzati si accusarono reciprocamente, ma le indagini scagionarono l'uomo e accusarono la madre.     

INDONESIA, MIGLIAIA DI PERSONE IN FUGA DAL MERAPI

GIAKARTA (Indonesia) - Sono circa 15mila le persone evacuate dalla zona circostante il vulcano Merapi, sull'isola indonesiana di Giava, che dopo una breve fase di quiescenza è tornato in attività a metà maggio e da una settimana ha ricominciato ad emettere lava e gas. Molti degli sfollati si sono allontanati spontaneamente, senza aspettare l'ordine di evacuazione della polizia. All'alba di oggi gli sfollati erano circa diciottomila nell'intera area intorno al vulcano, più di undicimila soltanto sul versante occidentale.  

Simone Storti

simone@somisweb.net