9-15 gennaio 2006 LUNEDÌ 9 GENNAIO 2006 DAKAR, MUORE MOTOCICLISTA AUSTRALIANO KIFFA (Mauritania) - Un nuovo lutto ha colpito la Dakar, la corsa-raid nel Sahar d'inizio anno. Il motociclista australiano Andy Caldecott è morto in seguito ad una caduta avvenuta al 250° chilometro della della prova speciale della nona tappa della Dakar 2006, che non si chiama più Parigi-Dakar perchè la partenza non è più da Parigi, ma quest'anno è stata da Lisbona. Caldecott, 41 anni, è caduto alle 12.31 (ora italiana); gli organizzatori hanno comunicato che l'elicottero di soccorso è giunto alle 12.55, ma che dopo due minuti ha potuto solamente constatare il decesso del motociclista, che era al decimo posto della classifica generale tra le moto. L'australiano è la 23° vittima della Dakar nelle sue 28 edizioni. Lo scorso anno erano morti l'italiano Fabrizio Meoni e lo spagnolo Juan Manuel Perez. In settimana poi due ragazzini sono morti in due incidenti che hanno coinvolto due delle moto in gara.
MARTEDÌ 10 GENNAIO 2006 TRENI GRATIS PER I PENDOLARI PIEMONTESI TORINO - Mentre la regione Veneto minaccia ritorsioni per i disagi subiti dai pendolari, le Ferrovie dello Stato regalano ai pendolari l'abbonamento gratuito per il mese di febbraio, a titolo di risarcimento per i disservizi che si sono verificati nel mese di dicembre. Lo ha confermato la Regione Piemonte dopo un incontro a Torino tra l'assessore ai trasporti, Daniele Borioli, e i responsabili di Trenitalia. Le Ferrovie si sono dette disponibili a collaborare mettendo a disposizione i propri sportelli per far scattare i risarcimenti in occasione del rinnovo dell'abbonamento del mese di febbraio (dal 28 gennaio). I beneficiari dell'abbonamento gratis saranno gli utenti piemontesi delle linee ferroviarie di competenza della Regione, regionali e interregionali. L'intervento sarà finanziato dalla Regione con il denaro proveniente dalle sanzioni applicate a Trenitalia, in corso d'esercizio, per inadempienze contrattuali.
MERCOLEDÌ 11 GENNAIO 2006 SVEZIA, UN MESE CON UN RAGNO IN UN ORECCHIO STOCCOLMA (Svezia) - Una donna svedese, secondo quando riporta il quotidiano popolare "Expressen". L'animale, nero, "grosso come l'unghia di un pollice", era entrato nell'orecchio mentre la donna dormiva. Il ragno sarebbe rimasto nell'orecchio della signora per circa un mese, stando ai suoi ricordi. La donna ricorda di aver visto e scacciato un ragno dal suo letto una sera di novembre, circa un mesetto prima della scoperta dell'intruso. In seguito aveva accusato una diminuzione dell'udito e aveva pensato si trattasse di un tappo di cerume, ma non era intervenuta. Una sera, però, ha sentito "come il rumore di una raspare" nell'orecchio e ha quindi acquistato un prodotto liquido per la pulizia del canale uditivo. Durante il primo trattamento, il ragno bagnato ma vivo è saltato fuori dal suo nascondiglio.
GIOVEDÌ 12 GENNAIO 2006 CASSAZIONE: NO A "LEI NON SA CHI SONO IO" ROMA - La Corte di Cassazione ha stabilito che non si può dire: "Lei non sa chi sono io!", in quanto espressione "sconveniente". La sentenza arriva dopo il no del 2004 a "Lei non è nessuno", considerata "espressione lesiva della dignità della persona". A farne le spese è stato un avvocato di Caltagirone, Nicolò V., che apostrofò una sua dipendente che stava facendo delle fotocopie con frasi simili a "Si deve mettere da parte per darmi la precedenza. Lei non sa chi sono io? Qui è diventato tutto un mercato. Una volta si diceva: prego avvocato, si accomodi...". Ma la donna - dottoressa Concetta C., peraltro privata del titolo che le spettava, come sottolinea la sentenza - lo ha denunciato. Il consiglio dell'ordine degli avvocati presso il tribunale di Caltagirone ha aperto un provvedimento disciplinare nei confronti dell'avvocato, che però aveva presentato ricorso in Cassazione. Le Sezioni Unite civili, però, lo hanno respinto confermando il provvedimento nei suoi confronti.
VENERDÌ 13 GENNAIO 2006 SIBERIA, -60° C MOSCA (Russia) - Una eccezionale ondata di freddo ha colpito la Siberia, dove il termometro è sceso a -60° C. Gli assiderati sono decine, mentre nella regione di Tomsk (nella Siberia occidentale) lo straordinario aumento della temperatura ha fatto dichiarare lo stato di emergenza. A causa del freddo si è verificato qualche blackout elettrico e numerosi villaggi sono rimasti senz'acqua. Secondo i meteorologi in quella zona la temperatura scende a quei livelli non più di due volte al secolo.
SABATO 14 GENNAIO 2006 TIFOSI SCATENATI, FERROVIE NEL CAOS
PARMA - Alcuni tifosi catanesi che sabato dovevano andare a Brescia per
assistere alla partita di serie B della loro squadra e che non sono riusciti ad
arrivare in tempo a causa del ritardo del treno si sono scatenati nella stazione
di Parma, dove il treno si era fermato. Tutto è cominciato nel primo pomeriggio,
quando il treno proveniente da Catania si è bloccato sulla linea Bologna-Milano
a causa di un guasto al motore. Il convoglio viaggiava già con alcune ore di
ritardo causate dai continui problemi di ordine pubblico provocati dai
tifosi, che secondo Trenitalia avrebbero tra l'altro più volte tirato senza
motivo il freno di emergenza. Al momento del guasto, inoltre, alcuni hanno
improvvisato un sit-in sui binari che ha ritardato altri otto treni.
DOMENICA 15 GENNAIO 2006 PAPÀ DORME, BIMBO SI UCCIDE CON IL FINESTRINO MIAMI (Stati Uniti) - Un bimbo di due anni è rimasto strangolato dal finestrino dell'auto su cui stava aspettando la mamma e la sorella con il padre, che però si era addormentato e non si è accorto di nulla. È accaduto a Hollywood, in Florida. Lo riferisce la stampa locale. Il bimbo, Thomaris Waite, si è affacciato al finestrino che era aperto e inavvertitamente ha azionato il comando per chiuderlo, rimanendo incastrato tra il vetro e la cornice della carrozzeria. Il padre, che si era addormentato aspettando il ritorno della moglie che aveva accompagnato l'altra figlia dal pediatra, non si è accorto di nulla. È stato un passante ad accorgersi dell'accaduto e a svegliarlo battendo sul vetro. Per il bimbo però non c'era più niente da fare. La polizia considera l'episodio un "tragico incidente". Il motore dell'auto era spento, ma la chiave era girata per consentire di tenere accesa la radio e proprio per far funzionare i finestrini.
Simone Storti |
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